SALUTE

NEUROBIOTICA: MALATTIE NEUROLOGICHE E MICROBIOTA INTESTINALE

Pubblicato: Mercoledì, 17 Maggio 2017 15:43
Scritto da Rinascere Benefit

Cos'hanno in comune le più comuni malattie neurologiche come Sclerosi Multipla, Alzheimer, Parkinson, SLA, Autismo?

Esiste una correlazione validata da studi scientifici? Può l'intestino, e la sua flora batterica essere una chiave comune che ci aiuti a capire i meccanismi legati all'insorgere e al progredire di queste devastanti malattie la cui diffusione sta crescendo a ritmi impressionanti?

Trovando molto interessante questo filone di indagine, mi sono dedicata alla revisione di diversi studi scientifici pubblicati di recente e rintracciabili su PubMed, e la sintesi dei risultati di questo approfondimento sarà argomento dell'incontro che terrò a Modena martedì sera 23 Maggio c/o la Sala G. Ulivi intitolato "NEUROBIOTICA"  , di cui vi darò qui una breve anticipazione.

 

Ann Neurol. 2017 Mar;81(3):369-382. doi: 10.1002/ana.24901. Epub 2017 Mar 20. The gut microbiome in human neurological disease: A review
Tremlett H1, Bauer KC2,3, Appel-Cresswell S1,4, Finlay BB2,3, Waubant E5.

 

Questa immagine riassume i meccanismi che secondo questa recente revisione di studi sono implicati praticamente in tutte le malattie neurologiche, sia in quelle autoimmuni come la Sclerosi Multipla, che in quelle degenerative non autoimmuni, come Parkinson, Alzheimer, SLA, ma anche nell'Autismo. 

Tutte queste malattie hanno in comune, oltre alla natura neurologica dei disturbi principali, la presenza di disfunzioni gastro-intestinali croniche che spesso precedono l'esordio del disturbo neurologico.

Sembra inoltre che il comune denominatore di queste malattie sia lo stato infiammatorio sistemico che ha origine nell'intestino con la produzione di citochine infiammatorie e neuropeptidi che arrivano al cervello grazie alle connessioni tra sistema nervoso intestinale e nervo vago.

Che ruolo avrà in questo meccanismo infiammatorio il microbiota intestinale? Che contributo possono dare alimentazione e stile di vita per "spegnere" questa infiammazione sistemica? Quali cibi più di altri possono avere una funzione strategica? Vitamina D e probiotici possono essere utili?

E nelle malattie autoimmuni, che ruolo svolgono il microbiota e l'alimentazione nell'alterazione della risposta immunitaria?

Avrò modo martedì sera di approfondire questi argomenti e rispondere a queste domande grazie a questi nuovi ed entusiasmanti filoni della ricerca scientifica che aprono importanti spiragli per un approccio medico integrato nella cura di queste malattie che non hanno ancora trovato nei farmaci la via della guarigione.

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